Che cos'è l'identità di marca? 4 esempi per capire la brand identity
Il mondo in cui viviamo oggi è un mondo continuamente permeato dal marketing e dai suoi affini. Ogni prodotto, servizio o concetto vendibile, viene studiato e proposto attraverso una serie di tecniche che ne fortificano la presenza sul mercato, definendo ogni carattere dello stesso.
L'identità di marca è, forse, il concetto principale per quanto riguarda la vendibilità: la brand identity permette ad un'azienda di identificarsi in maniera chiara, veloce e soprattutto solida.
Ogni giorno, ogni utente o consumatore si scontra con casi di brand identity ben studiati e congegnati, che si fissano nella mente dell'acquirente grazie a logo, slogan e payoff. L'obiettivo dell'azienda è ottenere un feedback.

Ma non basta studiare semplicemente un buon logo o una buona campagna pubblicitaria per dire di aver fatto brand identity.
Un brand è spesso reso unico e immortale da una serie di elementi che, solo combinati, danno i loro frutti. Tutti questi elementi, per usare un linguaggio più specifico, sono gli identity elements. Attraverso la coordinazione degli elements e lo studio del loro effetto, sia all'interno che all'esterno del brand, si può parlare di una brand identity ben fatta e congeniata. Ma quali sono questi elementi?
Naming, il primo elemento attraverso il quale un brand si presenta, è l'elemento più importante, quello che propone al cliente la propria immagine e il proprio obiettivo;
Slogan o Payoff, una frase corta e di facile interpretazione, che spinge l'utente a sentirsi parte di quello che vede ("Think Different" di Apple è un esempio sia di slogan che di payoff.);
Logo e colori, che analizzeremo meglio nella Visual Identity;
Packaging, fondamentale per trasmettere all'utente la cura che l'azienda mette nella protezione e nella salvaguardia del suo stesso prodotto;
Vision e Mission, ossia idea e messa in pratica della stessa.
Si tratta dunque di tutta una serie di elementi strettamente correlati tra loro. Dal nome al target, dagli obiettivi fino ad arrivare al packaging del prodotto: è tutto connesso ed in linea con la Vision del brand. Tutti gli identity elements sopra elencati, però, sono legati ad un fattore in particolare, quello che si presenta per primo agli occhi di un potenziale cliente e che quindi deve, all'istante, presentare sé e l'intero brand con una sola immagine.
Stiamo parlando del
logo.
La Visual Brand Identity: che cos'è?
Per definizione: un logo è l'insieme dei simboli grafici che identificano l'azienda.
Questo speciale elemento identificativo è spesso reso con un font facilmente riconoscibile o unitario, in modo tale che anche solo una qualsiasi scritta con lo stesso lettering rimandi direttamente ad uno specifico brand.

Quello di Coca-Cola è probabilmente il caso più iconico di Brand Identity ben costruita.
Partendo da un logo semplice ed efficace, quello di Coca-Cola riesce in maniera netta e mai superficiale a includere nella sua formula entrambe le tipologie di logo: Logotìpo e Pittogramma.
Il primo è il segno pronunciabile, come in questo caso la scritta (che è anche il naming dell'azienda); il secondo invece è proprio l'elemento grafico, o il simbolo. Va da sé come l'identità visiva di un'azienda sia a dir poco fondamentale nel mercato odierno e trovare la giusta combinazione può essere l'arma definitiva.
La visual brand identity, tirando le somme, si rifà dunque parecchio al logo e ai colori utilizzati, alle immagini e ai simboli proposti. Proprio per questo, un buon designer ha a propria disposizione tre categorie di loghi dalle quali attingere, in modo tale da avere più possibilità.
Queste categorie sono:
Icone e simboli: una selezione di immagini che rendano in maniera immediata il carattere e la mission dell'azienda;
Logotìpo: che ha nel suo insieme il nome del brand in un font originale e pensato appositamente per l'occasione (vedi Coca-Cola)
Combinazione: dove simbolo e testo sono due elementi affiancati sullo stesso piano.
Come costruire la Brand Identity
Abbiamo già esaminato il caso di Coca-Cola, prendendola come esempio di Visual Idendity. Come in ogni cosa, studiare la concorrenza è una strategia che spesso può portare grandi risultati, ma bisogna sempre fare molta attenzione. Una volta illustrati i principali elementi dell'identità di un'azienda, andremo ad esaminare alcuni esempi di nomi che sono riusciti nel loro scopo.
Ecco dunque 3 esempi di Brand identity.
Nike
Quello di Nike è un altro esempio di grande brand identity.

Un logo semplice, quasi perfetto, che mette in primo piano Naming e Slogan. Osservando bene la struttura del logo di Nike, infatti, vediamo come l'accostamento del nome a un simbolo che sembra quasi banale, lo Swoosh inventato nel 1971, renda ottimamente l'idea di un'azienda che si occupa di calzatura per atletica, e sportiva in generale.
Con un design fluido e movimentato è riuscito, negli anni, a diventare uno dei loghi più reclamati della storia. Come ciliegina sulla torta, poi, lo slogan "Just Do It" si imprime subito nella mente dell'utente.
Perché non citare proprio Google come esempio di brand identity ben riuscita?

Ci troviamo davanti ad una delle aziende più influenti della storia, che fa della visual identity uno stile proprio. Partendo da un Logotìpo semplice ma d'effetto, Google ha impresso nella mente dei consumatori i propri colori e il proprio stile.
C'è poco da dire davanti a un mostro sacro come questo. C'è solo da imparare.
Apple
Più semplice di così si muore. Quello di Apple è ormai un simbolo, un'icona riconosciuta in tutto il mondo non solo per la qualità dei suoi prodotti, ma anche, ed inconsciamente, per la sua identità ben strutturata.

Un semplice simbolo, come lo può essere una mela mangiucchiata, oggi rimanda immediatamente alla casa di Cupertino. E' bastata una mela per rendere famosa in tutto il mondo quest'azienda, complici le storie e le leggende che si nascondono dietro alla mela stessa.
In questo caso, Apple
l'ha vista lunga.
Come avrai sicuramente intuito quindi, la semplicità è alla base di un'identità costruita a regola d'arte. Non serve ingegnarsi per costruire un logo complesso e articolato.
A volte basta una mela.
