Tra Naturalismo e Verismo | La Letteratura di Giovanni Verga

01.10.2020

La letteratura Italiana di fine '800 è una delle più prolifiche mai scritte, con esempi fantastici di liricismo, poetica e semantica. La stessa cosa vale, più nel dettaglio, per la bella scrittura Sicula, il cui eco rurale si sente ancora oggi, scolpito nella roccia viva delle coste siciliane. Nelle righe che seguono leggerai di uno degli autori più iconici:

Giovanni Verga

Giovanni Verga è, fuor di dubbio, uno degli autori più conosciuti, studiati e ammirati della Letteratura Italiana (e siciliana) post-Unitaria. Con il suo stile così unico in Italia e con le sue storie sempre vere e di popolo, è riuscito a ricavarsi un importante spazio nella comunità letteraria e, tutt'oggi, risulta uno dei più frequenti negli studi liceali e universitari. Un vero fuoriclasse della novella e del romanzo, il vero capostipite del Verismo in Italia.

Ma cosa rende il Verga così interessante?

In effetti si tratta di un autore piuttosto particolare, la cui caratteristica principale deriva, in realtà, dall'ispirazione ad un altro grande autore europeo: Emile Zola. Prima di scontrarsi con l'idea puramente Zoliana, infatti, l'iniziato scrittore Verga pubblica alcuni romanzi, conosciuti come i "Romanzi Pre-Veristi". In questi manoscritti, Giovanni cerca di analizzare la sua realtà con un occhio realista e esente da giudizi soggettivi, ma gli strumenti che adotta sono ancora troppo acerbi e scarni per definirsi propri del Verismo. Come in ogni cosa, d'altronde, è necessaria esperienza e Verga sembra esserne cosciente. La sua è una metamorfosi graduale.

La Svolta Verista

La vera "svolta" nella carriera di Verga arriva attorno al 1878, anno propizio per la produzione letteraria dello scrittore catanese. Proprio in quest'anno, Verga pubblica la sua novella più conosciuta e letta: "Rosso Malpelo". Grazie alla storia sul giovane garzone da miniera, infatti, Verga si riscopre come un autore nuovo, in grado di descrivere perfettamente la realtà del suo tempo senza dare al lettore l'impressione di giudicare ciò che egli stesso scrive. Una novella dunque, che fa dell'impianto tecnico uno dei suoi punti di forza, insieme all'intreccio narrativo ovviamente.

Si aprono dunque le porte al primo Verismo Italiano, che porta con sé alcune caratteristiche ispirate, per l'appunto, dal "Metodo Sperimentale" di Zola.

Tra queste ricordiamo, ad esempio:

  • L'impersonalità, tradotta da Verga con la sua tecnica dell'Eclissi;

  • l'impossibilità di giudizio, ossia l'estraniarsi completamente da ciò che si scrive, anche quando non lo si accetterebbe o giustificherebbe.

    Al centro di tutta la produzione Verghiana, a questo punto, vi è proprio l'Impersonalità.

    Grazie alla sua ormai affinata tecnica dell'Eclissi, Giovanni Verga riesce finalmente a scrivere tantissime storie senza che la sua opinione o il suo linguaggio appaiano nell'opera. Eclissandosi, permette ai personaggi stessi di presentarsi, di agire e di parlare, lasciando che il lettore s'immerga nell'esperienza come se egli stesso fosse lì.

    Questo permette non solo ai fatti di esprimersi nella loro integrità e senza remore, ma gestisce anche una certa "proprietà di espressione". Il Verga infatti, non utilizza mai il proprio linguaggio forbito o il suo registro elevato, bensì lascia che i personaggi delle sue storie parlino allo stesso modo della loro sfera sociale; in "Rosso Malpelo", per esempio, il registro adottato è quello medio-basso, tipico della miniera e di una classe sociale non particolarmente elevata. Adottando questa particolare struttura narrativa, la storia fluisce in maniera più realistica, illustrata proprio come farebbero i personaggi che la vivono.

    Dal linguaggio ai flashback proposti dai personaggi stessi, dall'oggettività alla descrizione di un paesaggio rurale con i suoi difetti, Giovanni Verga è indubbiamente il Verista per eccellenza. Con questa tecnica così innovativa e con la sua spiccata fantasia, Giovanni Verga riesce perfettamente nell'illustrazione di un quadro Italiano, tipico Siciliano, che rispecchia perfettamente la realtà, con i suoi difetti e le sue persone.

    "Quando uno non riesce ad acchiappare la fortuna... è un minchione."

    Giovanni Verga 


Sull'autore

Giuseppe Titone è un Copywriter e Articolista Freelance di 20 anni, con una spiccata passione per la scrittura digitale e per la musica moderna. Dopo due anni di esperienza come autore freelance per clienti trovati sul web, ha deciso di dedicare la propria carriera al Copywriting e alla scrittura per gli altri.

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